BELLA MIA
di
Donatella Di Pietrantonio
Entra nella selezione dei dodici libri della sessantottesima edizione del Premio Strega
Presentata da Antonio Debenedetti e Maria Ida Gaeta
La perdita di una sorella amata nel terremoto de L’Aquila. La difficile risalita alla vita di una donna sola che deve fare i conti con il proprio passato e con i doveri di una maternità acquisita per necessità, sono al centro del nuovo attesissimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, autrice di Mia madre è un fiume.
Ritrovarsi alle prese con un adolescente taciturno e scontroso che è quasi uno sconosciuto, improvvisarsi madre quando quell'idea di sé era già abbandonata da tempo. È ciò che succede alla protagonista e voce narrante di questa storia di intensità e dolore implacabili, quando Olivia, la sorella gemella che sembrava predestinata alla fortuna, rimane vittima del terremoto dell'Aquila, nella lunga notte del 6 aprile 2009, lasciando il figlio Marco semiorfano. Il padre, musicista di fama, vive a Roma e non sa come occuparsene, perciò tocca a lei e alla madre anziana, trasferite nei quartieri anodini e provvisori degli sfollati, prendersi cura del ragazzo, mentre cercano di dare forma a un lutto schiacciante. Le situazioni inestricabili contengono talvolta al loro interno anche l'inizio della speranza, ma essa sarà guadagnata a costo di affrontare non solo il trauma del presente, bensì tutto il passato, dall'inizio. Bella mia, la seconda attesa opera di Donatella Di Pietrantonio, è un romanzo sulla perdita, ma ancora di più sulla ricostruzione, la ricostruzione della città squassata dal sisma e la ricostruzione ancora più faticosa degli affetti intimi e della fiducia nella vita.
DONATELLA DI PIETRANTONIO
Donatella Di Pietrantonio è nata ad Arsita, in provincia di Teramo, e vive a Penne con il marito e il figlio.
Ha esordito con successo nel 2011 con il romanzo Mia madre è un fiume, sempre pubblicato da Elliot, vincitore di numerosi premi e tradotto all’estero.
Hanno scritto di Bella mia:
“Il nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio racconta una comunità di reduci che si spartisce il trauma, ognuno ha una ferita e un lutto dal giorno del terremoto ma c’è un confine oltre il quale si riparte. Amputati, rancorosi, coperti di polvere ma nostro malgrado ancora vivi”
D LA REPUBBLICA – Elena Stancanelli
“Un’opera che ha la solennità di un epos eroico o la gravità di un dramma antico”
TTL – Alessandra Iadicicco
"Di Pietrantonio è una scrittrice scarna e sentimentale e in Bella mia la lingua si frange e si frantuma ".
L’UNITA - Chiara Valerio
“Dopo un sorprendente esordio, Di Pietrantonio torna sulla scena letteraria con un libro che emoziona e commuove, avvolge e trascina. Scritto in stato di grazia”
L’UNIONE SARDA – Giorgio Pisano
“La speranza nella ricostruzione degli affetti rimane l’unico mezzo per spazzare via una nostalgia inutile”
LIBERO – Laura Zambelli Del Rocino
“Dopo il fortunato esordio con Mia madre è un fiume, Di Pietrantonio racconta le sfide che le persone hanno dovuto affrontare per andare avanti”
ANSA – Mauretta Capuano
“Elegia di una città devastata, Bella mia racconta il dolore, l’amore, le radici e il coraggio che ci vuole per alzare la testa e provarci ancora”
MARIE CLAIRE – Marta Cervino
“Pagina dopo pagina ogni tassello lentamente riprende il suo posto e la vita di ognuno ritrova nella speranza il senso dell’esistenza”
CORRIERE DELLA SERA RM – Giuseppe Di Stefano
“Scrittura asciutta, ma anche densa, poetica, che a tratti ha il respiro della prosa lirica”
LEFT – Simona Maggiorelli
“Il nuovo romanzo di Donatella Di Pietrantonio è lirico, potente, empatico, politico e sociale insieme”
GAZZETTA DI MANTOVA – Simonetta Bitasi
“Prosa perfetta. Struggente”
IL CENTRO – Federica D’Amato